Generale : SCAMBI INTENSI VERI E CONTINUI DI VITA |
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SCAMBI INTENSI VERI E CONTINUI DI VITA Condividiamo come "regalo di Natale" un piccolo fascicolo che fa vedere l’azione dello Spirito Santo oggi sulle relazioni qui in Italia e in tutte le nostre missioni nel Mondo con gli ultimi documenti e con alcune testimonianze.
Documento scritto a Malga Zures il 25/06/2016 con ulteriori approfondimenti di questi giorni 1) Liberarsi da ogni diavolo inconscio personale e familiare. 2) Credere che con la luce dell'inconscio e la fede nella creazione del Padre, con la luce e l'amore del Cristo Incarnato, Crocifisso e Risorto, ma soprattutto con la luce nel carisma dello Spirito Santo ognuno di noi può arrivare a tutta la verità e libertà dei figli di Dio. 3) Ma è la carità nella libertà che ci rende veri maschi e vere femmine e proprio attraverso questa verità, carità e libertà, poi, nel rispetto a sé e a Dio, impegnarsi ed essere testimoni per:
5) Questo annuncio nuovo, questi contenuti di vere relazioni, questa luce e fede contenute nella novità dei miei libri è la base della vera salvezza e volontà di Dio oggi. 6) Questa è la missione per voi, per le vostre famiglie e tutte le persone del vostro territorio, per fare dei territori finalmente veri giardini di vita libera, indipendente e piena nell'amore.
Padre Angelo Benolli O.M.V Presidente e Fondatore di Italia Solidale – Mondo Solidale
Con lo stesso fondamento, nelle missioni del Sud del Mondo ci impegniamo per Essere testimoni per:
Roma 25 Dicembre 2016 Padre Angelo Benolli O.M.V Presidente e Fondatore di Italia Solidale – Mondo Solidale
BILANCIO DELL’AZIONE DELLO SPIRITO SANTO NEL NOSTRO TEMPO CHE SI MANIFESTA ATTRAVERSO LE DUE LETTERE DI PADRE ANGELO PER IL SUD DEL MONDO ED IL DOCUMENTO DELLA MALGA PER I TERRITORI E CHE SONO FONDAMENTO PER SCAMBI INTENSI, VERI E CONTINUI DI VITA ED UNA VERA ECONOMIA
Davide De Maria e Padre Angelo Benolli
SCAMBI INTENSI, VERI E CONTINUI DI VITA PER ESSER E FARE NATALE (di Davide De Maria) Nasce la luce potente nel mondo Nasce la gioia che scaccia ogni male Nasce tra noi il vero e autentico amore Nasce il bambino che cambia tutta la storia Rinasciamo nel Mondo semplici testimoni Salvare i bambini ed ogni anima colpita Vivere e far vivere a tutti un felice Natale
(nella foto un presepio Masai) BUON NATALE 2016 E FELICE ANNO NUOVO da Angelo Kermu e da tutte le famiglie di Orussi Solidale in UGANDA Caro Padre Angelo Benolli e tutti i volontari di Italia Solidale, Siamo molto felici di rendere grazie a Dio e di portarti i nostri speciali auguri di Natale, augurandoti una continua benedizione dal Signore per l'opera sacra che stai facendo nell’aiutare noi e tutto l’ intero mondo solidale a vivere il vero Natale attraverso il dono del Carisma . La vera luce di Natale brilla su di noi grazie alla vostra profonda anima ed al grande amore che scorre dal Carisma e attraverso il cuore dei nostri amati volontari donatori che permettono a noi ed ai nostri figli di vivere una nuova vita piena dell’amore di Dio e delle forze della vita attraverso le relazioni e gli scambi! Ogni persona oggi con la luce di questo Carisma che è nei tuoi libri sta trovando se stessa, Dio e gli altri; sempre in movimento per recuperare la parola interna di Dio presente nel sigillo di Dio, le forze che si sono perse tornando al’ io potenziale (i nostri primi 30 giorni dal concepimento) per sperimentare veramente la vera vita eterna, pace, gioia, amore ed indipendenza che Dio propose ad ognuno di noi nella creazione. Per questo noi tutti ti ringraziamo e ringraziamo tutti i volontari di Italia Solidale per il grande lavoro missionario che viene fatto per portare la vita e la salvezza a tutti noi. Che il Signore restituisca ad ognuno di voi tutto quello che fate e che meritate. Tutti continuiamo a ringraziare Dio, il Padre supremo per aver creato ogni bambino ed ognuno di noi persona, piena di bellezza ed ordine, a sua immagine e somiglianza, piena di dignità e di rispetto, santa, vera, pura, sacra, completa e libera e creata per vivere permanentemente Ma ogni bambino è stato portato via e staccato da questo piano di Dio nel momento in cui è passato ad avere relazione con gli esseri umani (questo ancora quando il bambino era nell’utero della madre). Quindi cominciando dalla famiglia, dalla cultura corrente, dalla scuola, lavoro e tutto l’ambiente circostante, il bambino inconsciamente ha incontrato un disordine terribile, pieno di diavoli che sempre lo hanno portato ad essere falso a causa di tutto questo veleno che ha portato la persona nella cultura falsa degli uomini. Questa è la tragedia seria per tutta l’umanità oggi. Ma grazie a Dio per il suo grande CARISMA e per l’ispirazione di P.Angelo che ha scoperto le forze inconsce del Nuovo Sapere ed il Nuovo. Potere. Il Signore da oggi a tutti la possibilità di vedere e di risolvere gli errori passati e correnti causati dai diavoli che sempre falsificano la creazione e portano la persona lontana da Dio, da se stessi, dagli altri ed ancora di più lontani dal vero e continuo Natale che è il rimanere nel permanente amore con Dio come il bambino Gesù. Ecco perché in questo tempo di attesa del Natale ognuno di noi è profondamente chiamato a partecipare, nel prendere in mano se stesso con un suo cammino personale e la sua croce personale, per scacciare, superare e liberarsi da ogni tipo di schiavitù ed errori che abbiamo ereditato dai nostri genitori/famiglie, culture correnti, religioni, e salvarci finalmente da tutte le cecità e confusioni del mondo perché stiamo col vero Natale solo nell’amore di Dio. Siamo chiamati a ripulirci entrando profondamente nella nostra vita convertendoci al e nel Signore, per essere concepiti dal potere dello Spirito Santo. Gesù nato dallo spirito attraverso la vergine madre Maria sta venendo attraverso questo Natale per aiutarci a nascere nello spirito e a vivere nello spirito. Sta arrivando per portarci alla salvezza, portandoci alla nostra vera dignità di creazione piena di pace, indipendenza, gioia e molto di più per aprire gli occhi del nostro cuore perché vediamo e comprendiamo la verità sulla vita e sul mistero di Dio e per liberarci dalle prigioni dei nostri condizionamenti, per liberarci da ogni schiavitù, per salvare gli oppressi e soprattutto per portarci la vittoria e distruggere completamente il diavolo o i diavoli che ingannano il mondo e producono la morte e le sofferenze del corpo e dello spirito . Questo è il piano di Dio per l’umanità do oggi perché non soffra più. Ma nonostante la celebrazione che ogni anno facciamo del Natale perché le sofferenze continuano? Grazie al Carisma che ci hai dato qui ad Orussi oggi ci sono più di 80 comunità di 5 famiglie che si incontrano sui tuoi libri ogni settimana e nonostante le difficoltà ci sosteniamo a vedere e risolvere tutti gli inganni inconsci per vivere vere relazioni e così sperimentare il Natale. Questo è diverso dalla preparazione che molti fanno oggi al Natale che si basa sul cibo, il bere, il ben vestirsi e lo stare con gli altri, non si può aver più cura dell’esteriorità che della ricerca della propria anima o vita spirituale come Cristo vuole. Per questo preghiamo per avere luce, fede, e vero sapere sul vero Natale in modo da celebrare il vero Natale che ci porta al Padre, alla nostra vera creazione, piena di ordine, di spirito, di luce di fede che sempre ci accompagna nel mantenere intatta la nostra vera Identità e Eucarestia, unità trovata nello Spirito Santo e condivisa da San Giuseppe e la Vergine Maria. Oggi veramente poche persone e famiglie sono nel vero sacramento con Dio e come risultato molti bambini stanno morendo nello spirito e nel corpo mentre molti bambini vengono ingannati nel seguire falsi Dei dalle famiglie, molti sono uccisi nell’aborto o altri vengono abbandonati a loro stessi, altri crescono come orfani o schiavi, molti vengono messi al mondo ma poi rifiutati a causa di mancanza d’amore ed immaturità di spirito, immaturità nella sessualità, e immaturità nelle relazioni! Le famiglie si separano quotidianamente mentre quelle che non si separano vivono in continue lotte e liti e così i bambini messi al mondo crescono con un cuore che non è in grado di perdonare, si deprimono e vanno contro la loro vita, contro i genitori, contro Dio e sono pieni di odio. Tutte queste forze negative lavorano e dominano il mondo e vengono dall’essersi staccati da Dio, dalla sua parola interna e dal suo spirito. Oggi il numero delle persone che si battezzano cresce ma il numero di veri testimoni è davvero piccolo, le confusioni e la mancanza di fede si triplicano . Riusciamo ad immaginare che tipo di sofferenza colpisce la persona, famiglia, l’umanità intera? Quante persone vivono nel caos e permangono nei diavoli senza che se ne rendano conto. Pensiamo e comprendiamo questi fatti calcolando il numero in aumento dei suicidi, dei terroristi, i poteri e le dominazioni, la diffusione di guerre in tutto il mondo e di come per fermare le guerre esterne le persone organizzino preghiere senza avere luce su come prima risolvere la guerra interna che ha bloccato la pace e la libertà che non riusciamo ad esprimere. L’anno scorso abbiamo celebrato il Natale ma come mai non c’è pace, libertà, felicità, gioia e libertà fino ad oggi? Oggi gli scambi intensi, veri e continui di vita ci stanno aiutando a riscoprire vere relazioni e vere condivisioni per risolvere tutti questi mali. Con i donatori italiani ed i donatori locali c’è la possibilità di avere vere relazioni di cui tutti abbiamo bisogno e che ci permettono di sperimentare il vero Natale che tutti meritiamo. Grazie Padre Angelo per il Carisma e per i tuoi libri. Possa la luce vera del Natale, piena del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo risplendere su ognuno di noi e permetterci di vedere e risolvere tutte le tenebre della falsa e malata fede che abbiamo vissuto per molti anni. Che possiamo cercare la vera strada per essere messi al mondo di nuovo nello spirito di Cristo che è lo Spirito di verità che viene dal Padre divenendo nuovi bambini di Dio. Amen Grazie vi auguriamo una vera celebrazione del Natale. Amen Angelous Kermu e tutte le famiglie di Orussi Solidale (Uganda)
TESTIMONIANZA DI FRANCESCO AZZARITA
Ho conosciuto Italia Solidale ad inizio 2011, a diciassette anni. Mia madre aveva attivato un'adozione a distanza con un gruppo di conoscenti del mio quartiere come dono per una famiglia che aveva perso un figlio poiché nato morto.
In quel periodo stavo vivendo delle profonde delusioni con tutte le relazioni che avevo – amici, ragazze, parenti, compagni di percorso spirituale. Un mio amico d'infanzia Simone, si era ammalato di cancro al cervello all'età di quindici anni e in quel periodo la malattia stava peggiorando. Senza rendermene conto stavo diventando sempre più vuoto.
Un giorno si presentò a casa Corrado Rossi, che mi era stato annunciato come missionario volontario di Italia Solidale. Il suo modo di fare mi colpiva molto perché era molto aperto e libero con tutti, anche con me. Questo mi portò ad aprirmi con lui.
Soffrivo molto e io gli dissi che volevo andare via dal posto in cui vivevo e che volevo andare in Africa a vedere i poveri. Lui fu la prima persona a rendersi conto che stavo soffrendo.
A giugno di quell'anno mia madre, che intanto aveva cominciato a leggere i libri di padre Angelo, mi chiese se volevo andare con lei a Roma per partecipare alla scuola per promotori di Sviluppo di Vita e Missione. Nemmeno lei sapeva bene cosa avremmo fatto, però accettai.
Quello che trovai fu completamente diverso da ciò che mi immaginavo. Mi ricordo che c'era Padre Angelo che usava dei termini che io non riuscivo a capire e agitava i libri per aria. Quando poi partecipai al gruppo di condivisione subito dopo, mi trovai di fronte a delle persone che portavano le loro testimonianze di vita, ma io non capivo nulla di quello che dicevano, anzi credevo che fossero loro a non aver capito nulla. Rimasto in silenzio tutta il tempo, mi venne chiesto di parlare. Confessai il motivo per cui mi trovavo lì, che avevo provato a leggere i libri di padre Angelo fallendo, poi confessai anche le mie paure e i miei timori per il mio futuro, anche in maniera un po' rigida. Loro però mi accolsero e mi compresero, cosa che per me non era assolutamente scontata. Ricevere questo calore e questa comprensione fu per me importantissimo.
Il mese dopo il mio amico Simone morì e mi ricordo che ne rimasi scioccato. Mi ricordo che vissi quella morte come una grande sofferenza.
Ad agosto partii per un viaggio in Spagna con i focolarini, il movimento spirituale che ho frequentato per tredici anni. Feci un pezzo del cammino di Santiago in Spagna e fu un'esperienza molto forte perché potei passare un sacco di tempo nel silenzio delle colline, camminando per venti chilometri al giorno. Solo che quando poi raggiunsi la meta, la Basilica, mi immaginavo avrei ricevuto l'"Illuminazione" divina, che però non avvenne. Poi partecipai alla Giornata Mondiale dei Giovani, ma ciò che trovai fu qualcosa di molto distante da quella che per me doveva essere un'esperienza spirituale. Ero delusissimo e per reazione trascorsi due serate a Barcellona fumando marijuana e ubriacandomi.
Tornato a casa ero molto tranquillo per la stanchezza di un lungo viaggio, ma profondamente ero distrutto, poiché ero totalmente deluso da qualsiasi cosa. Tutto per me era crollato.
Il ritorno a scuola non fu d'aiuto perché fallivo in qualsiasi cosa. Fu proprio la scuola a darmi il colpo di grazia ed entrai in depressione. Non sapevo perché stavo male: mi svegliavo stanchissimo la mattina, non mi curavo e la vita mi passava letteralmente davanti agli occhi. Tornato da scuola mangiavo e passavo i pomeriggi dentro al letto piangendo e dormendo. É capitato più volte di cadere in episodi di autolesionismo. Dopo due settimane che questa cosa andava avanti ininterrottamente feci una preghiera molto forte. Chiesi a Dio: "Se domani mattina devo svegliarmi per stare ancora così, preferisco non svegliarmi, perciò o domani mi sveglio guarito oppure fammi morire mentre dormo". Dio ascoltò le mie preghiere perché pochi giorni dopo venni invitato da Corrado al Meeting Internazionale di Italia Solidale che si sarebbe tenuto a Nago, a quaranta chilometri da casa mia. Io vi partecipai e in quei giorni di meeting mi ricordo solo che era come se la depressione fosse sparita. Sentivo solo gioia ed energia in mezzo a volontari provenienti da tutto il mondo che ogni giorno testimoniavano, ballavano e cantavano. In special modo con gli indiani perché ogni sera dopo cena aspettavo nella hall dell'hotel per ballare insieme a loro. In quel momento ho ritrovato la possibilità di vivere. Alla fine di quel meeting tornai a casa e sentivo di aver fatto un grandissimo salto di qualità, che la mia vita fosse cambiata per davvero. Mi sentivo letteralmente pronto a spaccare il mondo. Il problema è che mi scontrai con tutto quello che avevo lasciato a casa e rientrò tutto il negativo di una realtà che credevo di aver sconfitto. Fu lì che però è iniziato il mio cammino. Partecipai ad ogni incontro possibile, vicino casa, lontano da casa, in altre regioni, alle messe di padre Angelo durante l'inverno, durante l'estate, alla scuola ogni mese senza perdermene una (per cui facevo 600 chilometri con tutta la mia famiglia in macchina da Trento a Roma), alle ricerche la domenica, agli incontri con il Sudamerica via Skype con Corrado, agli incontri personali con Luca Rando, volontario dell'India. Anche se capivo poco o nulla della Cultura, anche se facevo fatica a credere in Dio e a leggere i libri di Padre Angelo, comunque sentivo che c'era qualcosa che mi aveva fatto tornare a vivere e non avrei mai voluto rinunciarci. Nel 2012 mi trovavo a Roma per trascorrere la Pasqua e fu un momento di grande gioia per me perché la trascorsi per la prima volta distante dalla mia famiglia. Mentre ero in associazione per prepararmi alla Messa del lunedì dell'Angelo, Padre Angelo mi volle incontrare nel suo studio. Mentre parlavo lui mi disse due cose: "Tu stai troppo sull'Io e sulla Ragione". Mi sentii colpito dentro, come se all'improvviso non avessi alcuna difesa. Poi continuò: "Tu sei stato molto solo". Piansi a lungo, perché era la prima volta che qualcuno si rendeva conto della mia solitudine senza giudicarmi. Questa mia reazione era molto collegata ad una realtà di isolamento e masturbazione malatissima che mi ha accompagnato tutta la vita fin da quando ero piccolissimo. Nel 2013 finalmente riuscii ad iscrivermi all'università. Un giorno, dopo l'ennesima delusione amorosa, stavo provando a studiare a casa. Cominciai a sentire mia madre che urlava nel corridoio, arrabbiata con la mia famiglia per motivi che non conoscevo. Tale era la mia esasperazione che mi alzai, le misi le mani addosso e le dissi tutte le peggio cose che avrei potuto dirle in quel momento. Mio padre e mio fratello stavano lì e non capivano, ma perché non potevano capire. In quel momento mi fu chiaro che non potevo più rimanere lì in casa della mia famiglia. Oltretutto in quel periodo mi svegliavo ogni mattina con un peso enorme sullo stomaco. La mattina dopo non avevo più quel peso fastidioso proprio perché mi ero tolto un peso non indifferente. Pochi giorni dopo venni a sapere da una missionaria che Padre Angelo cercava un custode per Malga Zurés, una casa in montagna ereditata dal fratello di Padre Angelo, Serafino. Il giorno che lo venni a sapere compii una follia e andai a chiedere a Padre Angelo di poter diventare custode. Padre Angelo accettò la mia proposta e diventai custode di Malga Zurés. L'esperienza alla Malga mi ha dato più di quanto potessi credere e ci sarebbe tantissimo da dire, ma cercherò di essere breve. Per la prima volta dopo anni di sostituzione in famiglia, fui costretto a cavarmela da solo, iniziando da cose molto semplici come abituarmi ad una casa nuova, cucinare da solo, accendermi il fuoco, guidare una macchina tutta mia in montagna, spesso al buio, ed occuparmi di me per primo. I primi tempi fu difficilissimo perché passavo un sacco di tempo da solo poiché oggettivamente da solo. In quel silenzio ero così costretto a sentire e ad ascoltare me con tutte le mie forze e i miei diavoli. L'esperienza nel 2014 alla Malga è stata quella che mi ha permesso di rompere il ghiaccio nella relazione con me stesso. Dovevo cavarmela da solo, occuparmi di una casa, di un terreno, di accogliere i donatori, di mantenere l'ordine e il silenzio. Non me ne rendevo conto, ma stavo facendo fuori un sacco di diavoli legati alla passività, alla mancanza di una responsabilità, che ci sono sempre state nella mia vita e nella mia famiglia. Ho letteralmente riscoperto le mie energie. In questo ringrazio moltissimo Padre Angelo e Liliana sua cognata perché mi hanno sostenuto ben consci di tutte le mie evidenti difficoltà. La mia sessualità però non era ancora forte e pulita e risentiva di tutte le falsità che io stesso vivevo, infatti quando poi l'esperienza alla Malga quell'anno finì, mi ritrovai di nuovo a casa dei miei genitori terribilmente depresso. Con questa base poche settimane dopo partii per l'India, in Kerala, nel Sud Ovest dell'India assieme ad Eleonora. Ricordo quell'esperienza come una forte delusione proprio perché, pur essendo in missione, non riuscivo ad entrare in relazione con gli indiani e con i bambini come avrei voluto perché ero molto bloccato. Tanto che poi la realtà di masturbazione che io avevo registrata dentro si ripresentò proprio durante la missione. Tornai a casa che ero distrutto. Tutto ricominciò a crollare e trascorsi un intero anno, il 2015, in depressione, senza trovare una via d'uscita, pur cercando in tutti i modi di venirne fuori, ma non potevo. Questo perché non è sufficiente una sola esperienza positiva per venire fuori da tutti i diavoli registrati nell'inconscio. L'anno scorso mi è stato chiesto di andare in India, per due mesi da solo. Io accettai dando tutta la mia disponibilità, sapendo perfettamente che quell'esperienza da solo – da solo con Dio – mi avrebbe aiutato moltissimo. E così è stato, infatti. Ancora, potrei scrivere per ore dell'esperienza che ho avuto in missione in India, ma cercherò di essere breve. Posso dire che mi sono trovato all'improvviso unico italiano in mezzo agli indiani in una realtà povera e molto sofferente dell'India come quella del Kerala. In quella situazione non potevo minimamente permettermi di non essere maschio con tutti quelli che mi trovavo attorno, prendendo spesso posizioni, pregando costantemente, costretto a cogliere i segni di Dio, cosa a cui io non ero minimamente abituato. E dovevo amare, amare ed amare, senza la presunzione di riuscirci. Questa cosa diede una spinta fortissima alla mia sessualità tanto che, a differenza dell'anno precedente, tornai a casa con una gran forza dentro. Infatti questo stesso anno è stato molto diverso, molto più positivo proprio perché avevo una predisposizione personale diversa a quello che era il mio impegno per venire fuori dai diavoli. Quando sono tornato alla Malga ho vissuto un'esperienza molto più forte e positiva degli anni precedenti proprio perché c'era una mia presenza più viva e più forte, come mi hanno anche detto un sacco di donatori che mi hanno incontrato. Pur essendo più presente, più responsabile, più positivo, più forte, meno rigido, la mia sessualità risentiva profondamente di tutta una masturbazione che sembrava letteralmente rifiutarsi di guarire. Tutti i miei tentativi di smettere fallivano. Per anni mi sono accontentato di constatare che io ero stato solo, che i miei genitori erano stati soli e quindi io mi masturbavo. Però dentro sentivo che constatare questo non era sufficiente, anche perché assieme alla masturbazione venivano fuori tutta una lunga serie di deviazioni sessuali. Quindi avevo già capito che c'era qualcosa che non andava. Lo potevo vedere non solo in me, ma anche nelle missioni in India che non si muovevano, nei territori nella stessa situazione e nelle mie relazioni. Quest'anno ho così deciso di prendere posizioni più forti non appena finita l'esperienza alla Malga. Fermandomi a Roma ho trascorso ogni mattina alla Messa di Padre Angelo che continuava a ripetere che senza genitalità non si può fare Natale. Dando per scontato che io non fossi ancora genitale, avevo ormai rinunciato a fare Natale anche quest'anno. Dispiaciuto cominciai a chiedere alle persone come avrebbero fatto Natale e venivo costantemente richiamato a ricordarmi che non sono io a fare Natale, ma è prima Dio a farlo con me.
Nel frattempo venivo richiamato anche a fare delle esperienze forti di sessualità, come montare le luci di Natale dell'associazione con una scala sgangherata e a guidare la macchina per Roma in mezzo al traffico per consegnare alle poste le lettere dirette ai donatori italiani. Esperienze che mi hanno dato molta gioia e mi hanno permesso non solo di tirare fuori la mia sessualità, ma anche di far fuori molti miei diavoli. In questo movimento sono venuto a sapere, in maniera casuale ma non casuale, che mio padre è stato molestato sessualmente quando era piccolo. Fu un duro colpo quando lo venni a sapere perché in più di vent'anni non ne avevo mai saputo nulla. Fu un duro colpo anche perché questa cosa si ricollegava alle mie deviazioni sessuali.
Decisi anche che sarei dovuto andare subito a parlare faccia a faccia con mio padre a Natale perché questa cosa per me era troppo importante e troppo profonda e avevo bisogno di chiarirle al più presto, ne sentivo proprio l'urgenza. Non volevo trascorrere il Natale da solo in un isolamento, perciò mi sembrava una buona idea. Conoscendo purtroppo la realtà che ho lasciato in casa, decisi di non tornarvi, considerando che le mie ferite sono nell'inconscio, non a casa dei miei genitori. Non avevo colto i segni di Dio, ma Dio si è manifestato quando poi è stato mio padre a chiamarmi per chiedermi di parlare.
Il giorno della vigilia di Natale io e mio padre abbiamo avuto uno scambio profondissimo su quella che era una sua ferita vecchia di quarant'anni, la ferita di un bambino molestato e tradito, ma anche una ferita registrata e che, senza colpa, ha poi passato a noi figli. Uno scambio intenso e vero di vita che ha permesso ad entrambi di trovarci e di fare Natale. Ringrazio Dio perché si è manifestato senza che io me ne accorgessi, che ha continuato a fare Natale con me prima che io riuscissi a fare Natale con Lui, che ha permesso a me e a mio padre di fare Natale. Ringrazio Padre Angelo per questa Cultura di Vita e tutti i volontari di Italia Solidale.
Testimonianza incarnata di rinascita attraverso scambi intensi, veri e continui di vita/1 Tutti siamo creati da Dio per avere solo ed esclusivamente scambi intensi e veri di vita con Lui, con la nostra anima e con tutti i fratelli vicini e lontani. Tutti sentiamo il profondo bisogno di sperimentare, esprimere e testimoniare questa verità di vita e amore. Ad esempio c’è Emmanuel un uomo come tanti del nord del Kenya. Come tutti i bambini anche lui è stato creato libero, indipendente e per amare ed essere amato. Cercava relazioni di qualità ma purtroppo subito ha impattato con la realtà contraria alla vita in cui si è ritrovato a vivere. Emmanuel cresce in questa confusione, si sposa ed inevitabilmente ripete la stessa storia nella sua nuova famiglia. Violenza, chiusura, mancanza di relazione con la moglie e con i figli. Inizia a partecipare con Italia Solidale. Un giorno durante un incontro che stavamo facendo nella sua zona leggo insieme a loro “il Carisma da vivere e proporre”. In quel momento Emmanuel si rende conto che aveva nelle mani un prezioso dono di Dio. Quel dono che aveva sempre cercato. La missione però non va bene. Le suore di fatto fanno struttura e impediscono ai contenuti di arrivare alla gente. Considerando la realtà e gli impedimenti a lavorare come Dio vuole, insieme a Padre Angelo decidiamo di chiudere la missione. Durante uno degli incontri, quando comunico che non possiamo andare avanti Emmanuel alza la mano e con forza dice: “non potete chiudere. Questo è quello di cui abbiamo bisogno” Inizia a leggere i libri di Padre Angelo, a cogliere il valore della sua persona, a vedere la meraviglia che è in lui ma anche i diavoli inconsci che vive. Lo aiutano molto i libri e gli incontri a cui partecipa. Inizia a ritrovare il vero Padre e la Vera Madre con cui entra in relazione e da cui non è mai stato abbandonato. Emmanuel gli scrive la sua vita ed i passaggi di guarigione che sta sperimentando. Coglie anche la voglia di vivere che ha la donatrice italiana ma anche le sofferenze che vive nello spirito e nel corpo. Gli dice di fare come hanno fatto loro e di leggere i libri scritti da Padre Angelo. Viva la vita!
Testimonianza incarnata di rinascita attraverso scambi intensi, veri e continui di vita/2
Lui coglie che dentro di sé aveva registrato tutte le mancanze di amore di un padre assente e di una madre depressa e fredda. Oggi la loro realtà è completamente diversa. Alfred ha ritrovato la sua identità e si è liberato dai mostri del passato e finalmente riesce ad amare se, la moglie, i figli e ogni persona. Faith è forte e libera e sta sostenendo tutta la missione di Kericho Solidale a crescere. Oggi i bambini sono una meraviglia. Stanno bene e sono felici…non solo perché hanno da mangiare ed i vestiti ma soprattutto perché hanno una famiglia con una madre ed un padre capaci di amare. Dall’Italia ha adottato un bimbo in Kenya ma ha ricevuto vita, amore, benedizioni. Non è adozione ma uno scambio intenso e vero di vita e si stanno aiutando reciprocamente a vedere, affrontare e risolvere con gioia ogni male. Faith ed Alfred non si sono fermati. Come stanno facendo anche tantissime altre famiglie di Mondo Solidale, attraverso la relazione hanno coinvolto una loro amica di Kericho a cui hanno fatto fare una adozione per salvare un bambino in Sud America. Allo stesso modo hanno ricevuto un donatore dal Sud America. Così oggi hanno una bimba adottata da un donatore italiano mentre il secondo bambino adottato da un donatore della Colombia. Un vero scambio intercontinentale che sta rivoluzionando non solo la loro vita ma la vita di tante altre persone nel Mondo. Questa è una testimonianza semplice e vera che ho avuto la gioia di vivere e toccare con mano. Uno scambio intenso e vero di vita che sta portando rinascita nella vita di Faith, di Alfred, dei loro figli, della donatrice italiana e dei suoi figli e che oggi si espande al nuovo donatore che hanno trovato in Kenya ed alla famiglia sudamericana collegata. Una immensità di vita a cui tutti siamo chiamati a partecipare per arrivare a vivere e far vivere. Viva la vita!!! Padre Angelo Benolli, Davide De Maria e i volontari di Italia Solidale - Mondo Solidale |