Generale : Lettera di Ringraziamento di Sara Incutti a Padre Angelo Benolli |
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Testimonianza di Sara Incutti dalla Calabria Il Carisma ci dà la grazia e la forza di poter tirare fuori la nostra vera identità Caro Padre Angelo Benolli, sono Sara Incutti, una giovane calabrese. È da un po’ di tempo che dovevo scrivere una lettera di ringraziamento per tutto il bene che ha apportato il Carisma nella mia vita. Conosco il meraviglioso mondo di Italia Solidale da quasi tre anni; ho fatto l’esperienza di Malga Zures nell’Agosto del 2018 e ho avuto la fortuna di conoscerti e assaporare ogni singolo tuo insegnamento di persona. Nella mia vita ho sempre avuto la possibilità di incontrare sacerdoti degni di essere chiamati tali, ma in te ho visto qualcosa che andava oltre e che mi ha colpito tanto: la libertà e la gioia di esprimersi. I tuoi occhi erano e sono gli occhi di un bambino, il tuo entusiasmo e la tua fermezza espressa nei libri mi hanno dato la possibilità di fare luce su tante cose che non andavano nella mia vita. Sono stata sempre alla ricerca della gioia, alla ricerca di un ordine e, quando mi è stata data la possibilità di adottare un bambino a distanza del Sud del mondo ho capito che la strada da percorrere, con grandi sacrifici, è solo la strada dell’amore. Un anno fa a giugno ho avuto un episodio forte, di scelta. I condizionamenti della mia famiglia, del mondo che mi circonda e una relazione d’amore non ancora vera mi hanno portato a scegliere la strada più facile, ma al contempo la strada della morte. Da quel momento si è formato un polipo angiomatoso sulle mie corde vocali, che mi ha reso afona e che andava operato al più presto ma che, a causa del lock-down e per la certezza che avevo, che con Dio e con le mie energie nella carità avrei risolto, ho rimandato. Un nodo in gola di dolore prodotto dal giudizio verso me stessa e dalla mancanza di espressione. Il mio inconscio mi suggeriva che, attraverso i gemellaggi e il salvare altri bambini trovando persone degne, sarei completamente guarita. Ho trovato il coraggio di confessare tutto a Elisabetta Sbrolla, con la consapevolezza che non sarei stata giudicata, e così è stato.
Siamo costantemente chiamati ad avere la relazione con Dio, che non è altro che amore e come tale è Prego per te, caro Padre Angelo e che Dio ci benedica tutti affinché possiamo arrivare alla pienezza della vita vera in Cristo attraverso la Madonna, Madre di tutte le madri. Cristo è con noi, alleluia! Con grande stima, affetto e immensa gratitudine. Sara Incutti, Calabria Solidale |