Che cos’è? Come si riproduce? E cosa è necessario per vederla e uscirne?
Mi ha molto colpito un fatto che mi è capitato oggi. Riguarda la storia di un uomo che ha vissuto un’infanzia molto dipendente dai genitori, credenti, che hanno impedito totalmente l’espressione delle sue energie personali. Crescendo con questi condizionamenti, ha incontrato grandi difficoltà sessuali. Queste sono peggiorate frequentando la parrocchia, dove ha trovato schemi, razionalità, regole ed integrazione. Sulle sue cellule nervose ha registrato non solo la prima distruzione proveniente dalla falsità del suo rapporto con i familiari, ma anche la falsità che gli veniva da un insegnamento religioso pieno di regole e staccato dalla vita. Quindi, crescendo, non poteva ritrovarsi né con sé né con Dio né con gli altri. Essendo sposato ed avendo dei figli, non riusciva ad andare d’accordo né con la moglie né con figli e non ne capiva il motivo. Questo è un fatto molto comune. Questa persona non era colpevole di ciò, ma la sua natura era molto inguaiata. Per caso, poi, ha letto i miei libri: “La famiglia non si inganna”, ed è stato molto colpito; poi “La vita non si inganna” e ultimamente ha letto “Il sesso non si inganna”. Dopo aver letto i libri, mi ha telefonato. Avendo ancora delle difficoltà sessuali, aveva come la presunzione di poter essere lui a liberarsi dai suoi condizionamenti sul sesso. Nello stesso tempo ammetteva di non esserne capace. Quindi, pur avendo la luce che proviene dai libri, continuava ad avere tutti questi guai sui suoi nervi e sul suo sesso. Allora circa un mese fa gli ho detto con fermezza: «Non puoi liberarti dai problemi sessuali, facendo ancora deviazioni sessuali e nemmeno puoi liberarti col tuo Io. Tu sai di avere una sessualità molto deviata, poiché su di essa è registrata la mancanza di rispetto e di scambio di rispetto dei tuoi genitori, del tuo parroco e di tutte le persone con cui sei cresciuto». Inoltre, gli ho detto: «Smettila in fretta, credi e prega. Tutto questo guaio spirituale e non solo sessuale, ti è venuto perché non hai avuto amore. Vedi bene cosa hai trovato negli uomini, sia nella parrocchia che nei tuoi genitori! Non avendo una spiritualità, non avendo mantenuto in te la natura della vita, che è quella del bambino, e non avendo ricevuto l’amore, il sesso è stato colpito perché la salute del sesso si trova solo nell’Amore, ma l’Amore è Dio. Il sesso si ritrova nella fede e si ritrova anche avendo luce, non andando sul proprio “io”, ma vedendo questi condizionamenti, questi diavoli che hai addosso (perché nelle connessioni nervose c’è il diavolo) e credendo che Dio e l’Amore di Dio sono più forti di tutti i non amori, di tutti i tuoi condizionamenti, e permanendo lì! Certamente non li risolvi andando su altre deviazioni sessuali». Infine gli ho detto di farsi risentire quando sarebbe stato capace di permanere. Stamattina mi ha telefonato dicendomi che è un’altra persona, che con la moglie è tutta un’altra cosa e che ha sentito proprio Dio addosso. Lui ha creduto ed ha pregato veramente. Gli è entrato l’Amore ed ha sentito come uno sfasciarsi di nervi. Ha trovato se stesso ed ha trovato una giusta spiritualità. Ringraziamo il Signore! Vedete come è facile avere falsa spiritualità? Ma quanta luce, quanta preghiera, quanta fede e quanta carità ci vogliono per trovare una vera spiritualità? Vedete, questa persona si occupava molto degli altri, ma questo occuparsi degli altri era come se non riuscisse a occuparsi di sé. E allora io gli ho detto: «Prima occupati di te. Stai con Dio. Prega Dio per te. Risolvi le tue questioni sessuali con Dio per te. Non ti confondere più con gli altri. Solo dopo potrai arrivare agli altri». E l’ha fatto! Ed era tutto gioioso!
Padre Angelo Benolli con Nice Vogrig, Rita Ranucci, Loredana Cionti, Stefano De Angelis e i volontari donatori di Roma, Sicilia (Messina, Catania, Ragusa, Siracusa, Enna e Caltanissetta), Toscana (Pisa, Massa Carrara, Lucca e Pistoia) e Liguria (Genova, Imperia, La Spezia e Savona)
Padre Angelo Benolli con Sara Del Brocco, Elisa Saitto e i volontari donatori della Lombardia (Milano, Monza, Lodi e Cremona) e della Campania (Napoli ed Eboli)
Ti ringrazio e ti amo Signore Sei sempre presente e pieno d'amore Ci inviti ai giardini e alla missione Per non ripetere ma essere fonti di vita e relazione Non siamo abituati ma lo fai Tu Per la salvezza dell'Italia e del Mondo come ha fatto Gesù È tempo di restituire con 120 e 120 Per far fuori i nostri diavoli ed essere redenti Il diavolo c' è ma Tu ti fai sentire Col 9 8 7 6 ci vuoi guarire Riparare la storia non sono parole Ma esperienza relazioni di vita e missione Siamo graziati chiamati e glorificati E nel tuo amore col Tuo sangue salvati Non molliamo e restiamo con te per essere liberi e veri come Te vero Te!
La giustizia di Dio non è né assolvere né condannare
La giustizia di Dio è il regno dei Cieli dentro di noi
cioè tutta la verità e libertà
Mi incanta Gesù quando dice “beati quelli che hanno fame e sete della giustizia perché saranno saziati”. Ma la giustizia che cos'è? Se io perdo me stesso, sono giusto?Se io non ho l'esperienza d'amore, sono giusto? Se io non ho l'Eucarestia, sono giusto?
Se non amo i fratelli, sono giusto? Se non mi libero dalle identificazioni negative, ossia dalla ripetizione di inganni e negatività nel mio profondo, sono giusto? È nell'inconscio che si annidano le falsità diaboliche che poi ci condizionano e ci fanno star male. Cioè tutte queste ingiustizie colpiscono la nostra identità, il nostro spirito, il nostro corpo. Per questo oggi leggete i miei libri, per ritrovarvi e sanarvi.
Per queste falsità e ferite ci vuole la giusta luce per vederle, affrontarle e risolverle, ma non da soli, bensì con persone mature e Gesù, l'unico che è più forte del diavolo.
Vedete che Lui c'è, ma c’è se noi collaboriamo con umiltà, disponibilità e carattere; allora Lui ci fa giustizia.
La giustizia di Dio non è né assolvere né condannare. È il regno dei cieli che è dentro di noi, che è tutta la tua libertà e tutta la tua verità, ossia la testimonianza che fa fuori i diavoli tuoi e del prossimo. Se io giudico gli altri, sono giusto? Chi giudica non ha la carità e non è giusto. La carità è la giustizia. Se giudichiamo non abbiamo carità e senza la carità non abbiamo niente. Pertanto la giustizia è vedere e risolvere personalmente ogni male, perché altrimenti sempre ci viene addosso, come identificazione negativa.
Il Signore è misericordioso, mette il suo cuore sul nostro pianto e sulle nostre miserie, che vengono dalle mancanze di amore e di luce, perché non è colpa tua se hai ricevuto mancanze d'amore e se hai questa o quella debolezza. Però se non vedi questo male e non lo ripari, questo male diabolico sempre ti fa ammalare nello spirito e nel corpo.
Per questo io dico che tutti siamo “missionari”, cioè dobbiamo vedere per noi ed anche per i fratelli ogni male e pienamente affrontarlo, altrimenti sempre ci viene addosso. Questa è vita ed è missione, prima personale, poi relazionale, proprio per essere sani e liberi e sapere sempre amare sé e gli altri.
Padre Angelo Benolli con Giovanni Carini, Stefano Bovenzi e i volontari donatori della Puglia, di Bari e Taranto, del Piemonte, di Torino, della Valle D'Aosta e della Lombardia, di Milano
Padre Angelo Benolli con Anna Fanuele, Stefania Battista e i volontari donatori della Sicilia di Palermo, Trapani e Agrigento, del Trentino di Trento e del Veneto di Verona
Padre Angelo Benolli con Luca Rando, Davide Mezzasalma e i volontari donatori di Empoli, Mugello, Firenze, Siena, Scandicci, Ponsacco, Roma, Udine, Gubbio e Assisi
Padre Angelo Benolli con Caterina Casarano, Paolo Pizzolato e i volontari donatori di Ancona, Pesaro, Ascoli, Macerata, Fermo, Verona e Brescia.
Dio lodato Lui l'Altissimo beato Dio lodato Perche rimango senza fiato Dio lodato Per l'immenso suo creato Dio lodato Per il camoscio che ho incontrato Dio lodato Per ogni bimbo oggi nato Dio lodato Per Padre Angelo l'oblato Dio lodato Per la malga che ci ha dato Dio lodato
che risolva, dall'INCONSCIO alla MISSIONE, tutti i condizionamenti interni ed esterni di ogni persona, di ogni famiglia, di ogni lavoro, di ogni comunità, di ogni cultura, basandosi sulle ENERGIE libere di ogni PERSONA, per un'autentica globalizzazione della solidarietà.